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GUIDE
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CHE COS'E' UN
MUTUO
In genere
si chiede un mutuo per acquistare, costruire o ristrutturare la propria
abitazione principale (prima casa) oppure per acquistare o ristrutturare la
casa per le vacanze (seconda casa).
Il mutuo è quindi un finanziamento concesso abitualmente per acquistare
un'unità abitativa o per acquisti immobiliari in genere.
I finanziamenti sono
praticati dalle Banche, Istituti di Credito e Società Finanziarie.
Possono essere erogati con quote fisse di rimborso (rate), comprendenti
ammortamenti progressivi del capitale e interessi predeterminati (tasso
fisso), oppure con quote di ammortamento e interessi variabili (tasso
variabile).
La durata dei mutui è solitamente di 5, 10, 15 o 20 anni, più raramente 25 o
30 anni. Normalmente, il mutuo copre fino all'80% del valore dell'immobile.
RICHIEDERE UN MUTUO
La domanda di mutuo,
predisposta sotto forma di questionario, contiene le seguenti informazioni:
una dichiarazione di non avere debiti ovvero di averne;
in quest'ultimo caso occorre precisare l'importo e l'identità dei creditori.
i dati anagrafici del richiedente
o dei richiedenti il finanziamento;
la residenza;
l'attuale abitazione: se in affitto, in proprietà o se presso terzi;
la composizione del nucleo familiare;
le persone a carico;
l'occupazione attuale: se dipendente o lavoratore autonomo;
l'anzianità di servizio o di lavoro autonomo;
il settore lavorativo/produttivo;
se lavoratore dipendente: l'indicazione del datore di lavoro;
la qualifica;
il reddito netto mensile;
il reddito netto annuale;
la descrizione dell'unità immobiliare e delle sue pertinenze (superficie
totale, coperta e scoperta; fronti stradali; numero piani; anno di
costruzione);
il valore della costruzione;
In questo capitolo potrai
conoscere le diverse tipologie di mutuo offerte dalle banche, capirne i
meccanismi e le differenze. Potrai così valutare meglio quale sia la soluzione
più adatta alle tue esigenze e trovare più facilmente il tuo mutuo ideale.
Ti verrà spiegato come vengono calcolati gli interessi, quali indici si
utilizzano e potrai facilmente fare tu stesso calcoli e confronti preziosi per
la tua scelta finale.
Scoprirai anche cosa sono gli interessi di mora e come la legge ti tutela da
tassi di interesse troppo elevati.
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I diversi prodotti |
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Come orientarsi nella scelta |
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Calcolo degli interessi |
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Interessi di mora |
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Tasso di usura |
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I PRODOTTI E I TASSI |
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I DIVERSI PRODOTTI |
L'interesse è il compenso che si paga per il prestito di un capitale, in
misura percentuale e con riferimento generalmente all'anno.
L'interesse può essere semplice o composto.
E' semplice se gli interessi non producono interesse: ossia il capitale
fruttifero rimane invariato qualunque sia la durata dell'impegno. E'
composto quando gli interessi si aggiungono al capitale per produrre a
loro volta interesse. I tassi di interesse comunemente applicati sono:
"fisso" o "variabile", ma recentemente si sono diffusi anche i mutui a
tasso "misto". Esistono poi ulteriori tipologie di tasso: il tasso "capped
rate" e il tasso "bilanciato".
Si parla di "tasso fisso" quando questo non varia durante la durata del
prestito. Si parla di "tasso variabile" quando il tasso varia in
dipendenza di determinati parametri, quali i tassi del mercato monetario o
finanziario (ad esempio Libor, Euribor, ecc.). Ai parametri di base viene
applicato uno "spread" che costituisce il rendimento della Banca.
Si parla di "tasso misto" quando durante il periodo di vita del mutuo è
possibile modificare, alle scadenze e alle condizioni stabilite nel
contratto, il tipo di tasso applicato inizialmente scegliendo tra tasso
fisso e tasso variabile.
Il "tasso capped rate" (detto anche "CAP") è invece un tasso variabile con
un limite massimo predeterminato oltre il quale il tasso d'interesse non
potrà mai salire, anche se i tassi di mercato dovessero superarlo.
A tale garanzia corrisponde in genere uno spread applicato più elevato che
per il tasso variabile normale.
Il "tasso bilanciato" (o mix) è così chiamato perché composto da una parte
a tasso fisso e una a tasso variabile. La composizione tra le due parti
può essere scelta tra diversi mix, a seconda del peso che si preferisce
dare al tasso fisso rispetto a quello variabile. |
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Tassi apparentemente più
convenienti o “sicuri” possono riservare delle sorprese. Verifica sempre i
dettagli delle condizioni previste per il calcolo degli interessi: i parametri
di riferimento, l’indicizzazione, gli spread a volte possono non essere
costanti per tutta la durata del mutuo e contribuire a rendere più onerosa e
imprevedibile la tua rata.
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COME
ORIENTARSI NELLA SCELTA |
La scelta tra i
diversi tipi di tasso dipende dalla posizione del richiedente il mutuo e
dalle sue personali conoscenze finanziarie. Esistono comunque dei criteri
di massima che possono indirizzare la scelta.
IL TASSO FISSO È CONSIGLIABILE A CHI:
- vuole conoscere gli importi delle rate
per tutta la durata del mutuo;
- vuole conoscere l'ammontare
complessivo del debito contratto;
- vuole avere un reddito fisso;
- prevede un'inflazione in crescita.
IL TASSO VARIABILE È CONSIGLIABILE A CHI:
- prevede un calo dell'inflazione e
quindi del costo del denaro;
- ha un reddito medio-alto;
- è più propenso al rischio.
IL TASSO MISTO È CONSIGLIABILE A CHI:
- sottoscrive un mutuo in un periodo di
particolare incertezza sull'andamento futuro dei tassi;
- preferisce non prendere subito una
decisione definitiva sul tasso;
- vuole poter adattare il tasso del
mutuo alle future condizioni del mercato.
IL TASSO CAPPED RATE È CONSIGLIABILE A
CHI:
- vuole mantenere la flessibilità del
tasso variabile limitandone i rischi;
- non vuole rinunciare alla garanzia di
un tasso fisso senza però sopportarne i maggiori costi.
IL TASSO BILANCIATO È CONSIGLIABILE A
CHI:
- ha una maggiore conoscenza delle
dinamiche dei tassi d'interesse;
- vuole personalizzare il tasso del
mutuo sulla base delle proprie preferenze tra i tassi d'interesse;
- cerca il miglior equilibrio tra le
caratteristiche del tasso fisso e del tasso variabile.
Infine, alcune Banche, indipendentemente
dalla scelta del tipo di tasso, offrono degli interessi "promozionali"
molto bassi per un breve periodo iniziale, con lo scopo di attrarre più
clienti.
Il tasso applicato in questo breve periodo iniziale (tre-sei mesi) è
solitamente detto "tasso d'ingresso". Terminato tale periodo viene
applicato il tasso normale (detto "tasso a regime"), che è più elevato,
fisso o variabile che sia. |
Quando valuti le
diverse offerte di mutuo considera attentamente non solo le tue esigenze
finanziarie iniziali ma anche la tua previsione futura: potrai individuare
meglio le caratteristiche del mutuo più adatto per te.
Inoltre confronta sempre diverse alternative di tasso per capire quali
siano le effettive differenze di costo rispetto all’aspetto per te più
importante: il risparmio, la sicurezza, la flessibilità, etc.
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CALCOLO DEGLI INTERESSI |
Nei
finanziamenti a medio e lungo termine, i tassi generalmente vengono
ancorati a quelli del mercato monetario e finanziario, che divengono
in tal modo i tassi di riferimento.
Per il tasso variabile il tasso di riferimento è l'EURIBOR (Euro
Interbank Offered Rate) rilevato dal Comitato di gestione e diffuso
come media ponderata dei tassi di interesse ai quali le Banche
operanti nell'Unione Monetaria Europea cedono depositi in prestito.
Per il tasso fisso il tasso di riferimento è l'EURIRS (Euro Interest
Rate Swap) rilevato e diffuso come media ponderata della quotazione
alla quale le Banche operanti nell'Unione Monetaria Europea realizzano
l'Interest Rate Swap.
Ai tassi di riferimento come sopra individuati, le Banche sommano una
percentuale (detta "spread") che oscilla mediamente tra l'1% e il 3%.
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INTERESSI DI MORA |
Gli
interessi di mora (o moratori) consentono di risarcire il
creditore per il danno derivante dal ritardato pagamento della
rata da parte del debitore rispetto alla scadenza prefissata.
Gli interessi moratori sono generalmente convenzionali e stabiliti
per iscritto. I tassi di mora vengono determinati in misura
superioreal tasso pattuito per il finanziamento. La misura
aggiuntiva oscilla tra 2 e 4 punti percentuali.
Gli interessi moratori:
- non sono cumulabili con i
normali interessi contrattuali;
- sono dovuti anche se l'oggetto
è la restituzione di una somma di denaro espressa in divisa
estera.
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I PRODOTTI E I TASSI |
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TASSO DI USURA |
Una
delle caratteristiche degli interessi è che devono essere
determinati consensualmente e per iscritto.
Tra le forme contrattuali di maggiore importanza rientra il mutuo,
perché rappresenta il tipico contratto produttivo di interessi,
tanto da essere assistito da una presunzione di onerosità, mentre
la gratuità deve essere espressamente convenuta.
La libertà negoziale di fissare la misura degli interessi è
condizionata, però, da un limite oggettivo che è rappresentato
dalla "usura", termine in genere impiegato per designare un
prestito di denaro ad alto interesse.
Questo limite è posto con specifico riferimento al contratto di
mutuo, ma esprime anche una nozione di carattere penalistico. In
tal senso non è usurario l'interesse soltanto perché è elevato, ma
perché l'alto tasso è stato imposto approfittando dello stato di
necessità del debitore.
Al fine di porre un argine al dilagare di un fenomeno eticamente
scorretto, il Parlamento ha aggiornato le disposizioni relative
all'usura, stabilendo che il Ministero del Tesoro rilevi
trimestralmente il Tasso Effettivo Globale Medio (comprensivo di
commissioni di remunerazioni a qualsiasi titolo e spesa, escluse
quelle per imposte e tasse) degli interessi praticati dalle Banche
e dagli intermediari finanziari, nel corso del trimestre
precedente per operazioni della stessa natura. I valori medi
derivanti da tale rilevazione sono pubblicati nella Gazzetta
Ufficiale.
I tassi medi come sopra rilevati, aumentati della metà,
costituiscono il livello massimo oltre il quale si configura il
reato di usura. Così, se per ipotesi sono convenuti interessi
usurari, la clausola è nulla e gli interessi sono dovuti solo
nella misura legale.
Potete calcolare il tasso effettivo globale medio (TEG)di un mutuo
utilizzando l'apposito strumento creato da mutuicasa.info.
La maggiore stabilità economica raggiunta negli ultimi anni in
Italia e in Europa ha fatto sì che il livello dei tassi di
interesse sia diventato anch’esso più stabile e contenuto. E’
quindi molto difficile che in futuro i tassi d’interesse possano
tornare verso valori e oscillazioni come quelli che meno di dieci
anni fa rendevano ancora estremamente oneroso un mutuo e che hanno
originato il dibattito sui cosiddetti “tassi usurari”.
E’ comunque sempre importante sapere quale sia il livello corrente
del tasso d’usura quando si vuole richiedere un mutuo e verificare
le condizioni specificate nel contratto.
Molta attenzione merita anche la scelta dell’istituto finanziario
con il quale si decide di operare: notorietà, serietà e
trasparenza devono essere elementi irrinunciabili per potersi
meglio tutelare da sgradevoli sorprese.
Per chi si trova invece con un mutuo a tasso elevato stipulato
anni fa occorre sempre confrontare la maggiore convenienza tra
rinegoziazione e sostituzione. |
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